Cani e bambini

Il legame che si crea tra un bambino ed il proprio animale domestico e nella fattispecie il cane è forte e importantissimo. Avere un animale in casa e crescere insieme a lui è un’esperienza unica che arricchisce la vita di chi lo ha in casa. Numerose ricerche, infatti, hanno dimostrato che un bambino che cresce in una famiglia con un animale domestico gode di numerosi benefici soprattutto a livello emotivo. La cosa importante, però, è capire che il cane non è un essere umano, pertanto il genitore deve essere bravo a non considerarlo come un “baby sitter”.

Allo stesso tempo ci sono molte perplessità intorno a questa convivenza, specie per quel che riguarda i cani e i bambini appena nati, quelli disabili e tutto ciò che riguarda l’aspetto igienico. Entriamo nel dettaglio di questo discorso scoprendo vantaggi, precauzioni, indicazioni e consigli da seguire per tenere in casa un cane quando c’è un bambino.

Cani e bambini, pro e contro

Abbiamo accennato che la convivenza tra cani e bambini è fonte di grandi benefici, soprattutto per la crescita del bambino. Nello specifico possiamo individuare benefici:

  • motori;
  • psicologici;
  • sociali;
  • igiene e prevenzione.

Uno dei principali benefici per i bambini dell’avere un cane in casa è quello di poterci giocare. Questo significa un duplice vantaggio: motorio e psicologico. Il bambino, infatti, è fin da subito costantemente stimolato a muoversi e a fare nuove attività e scoperte per interagire con il proprio amico a quattro zampe. Questo non significa che non ci siano rischi, ma alla luce dei vantaggi le criticità (che successivamente analizzeremo) possono essere tranquillamente gestite.

L’altro grande vantaggio è quello legato alla socialità del bambino. Sono diversi gli studi e le ricerche che confermano come i cani aiutino i bambini disabili (autistici o con Sindrome di Down) ad avere una crescita sana e stimolante.

L’ultimo vantaggio che abbiamo menzionato, ovvero quello dell’igiene, potrebbe sollevare qualche perplessità. In realtà il fatto che ci siano maggiori criticità è l’opportunità per educare i bambini a prestare attenzione e sviluppare una sana igiene personale. Gli animali possono trasmettere all’uomo alcune malattie, ma trattandosi di animali domestici (quindi non randagi e regolarmente vaccinati e controllati), il rischio è solo quello di entrare a contatto con le loro deiezioni. È sufficiente tenere il bambino lontano ed insegnargli, quando è più grande, a lavarsi frequentemente le mani, specie dopo aver giocato con il suo cucciolo a quattro zampe.

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Consigli utili per una sana convivenza tra cani e bambini

Per ogni sana convivenza, quella tra cani e bambini, ma anche quella tra esseri umani, passa dalla collaborazione, dal rispetto di regole chiare e dalla comprensione delle esigenze reciproche. Nel caso del bambino e dell’animale domestico è impensabile pretendere che le acquisiscano da soli; è quindi fondamentale il ruolo dei genitori che devono educare entrambi. Vediamo quindi una serie di regole generali per prevenire problemi e rendere la convivenza meravigliosa per tutti. Affinché si crei una buona convivenza e una relazione equilibrata tra cane e bambino ci sono alcune cose da fare ed altre da evitare.

Cani e bambini appena nati

Se i bambini, specie con il passare degli anni, possono imparare a interagire con il cane presente in casa; cosa fare con i neonati? La questione è delicata e va affrontata con attenzione, specie se è il bambino il secondo ad arrivare in casa. I cani vanno preparati all’arrivo e non trascurati dopo. Anche perché i cani sono animali molto abitudinari e qualsiasi novità potrebbe spaventarli e quindi causare reazioni pericolose.

Spazi e regole

Anche per quello che abbiamo appena detto è importante che tra cane e bambini ci sia un reciproco rispetto delle regole e degli spazi. Se necessario è possibile delimitare le zone riservate al cane, avendo cura di abituarlo già da qualche mese prima della nascita del bambino, in modo anche che non associ il cambiamento all’arrivo del neonato e lo consideri responsabile.

Una cosa da non dimenticare è che il più delle volte è il bambino che non sa interagire correttamente con il cane. Come dicevamo prima, tirargli la coda o le orecchie, infilargli le dita negli occhi, sono cose che infastidirebbero chiunque e solitamente il cane manifesta il suo fastidio allontanandosi o ringhiando. Se il bambino, però, non è in grado di interpretare correttamente i segnali dati dal cane, continuerà a disturbarlo con il rischio di ricevere un morso.

È necessario che il bambino e il cane imparino a dialogare e a convivere. Molto spesso, infatti, si verificano casi in cui il bambino viene morso dal cane e troppo spesso viene attribuita la colpa “al cane aggressivo”, quando in realtà non è così. La maggior parte degli episodi di morsicatura sono prevedibili ed evitabili. Nella maggior parte dei casi la responsabilità è dei genitori che devono mediare il rapporto tra bambino e l’animale prevedendo a priori il rischio di spiacevoli episodi.

Come comportarsi quando arriva un cucciolo di animale in casa?

Cosa fare quando il cane è, invece, il secondo ad arrivare? Non appena arriva un cane in casa ci sono alcuni comportamenti da aspettarsi: i cuccioli sono molto attivi usando zampe e denti per giocare ed esplorare. Toccano, annusano, e usano la bocca per scoprire ogni cosa gli capiti sotto gli occhi. Come gioco spesso rubano oggetti e anche quelli dei bambini.

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Sia i cuccioli che i bambini non controllano molto le loro reazioni che spesso sono eccessive e smisurate. Questa, infatti, è la fase più importante da tenere d’occhio, per evitare che il bambino possa involontariamente fare male al cucciolo che, spaventato, può manifestare varie reazioni fino all’aggressione. Quest’ultima potrebbe avere un effetto negativo a lungo termine sul bambino portandolo a sviluppare paura nei confronti del cane.

Cani per bambini e appartamento

Un’altra precauzione riguarda la razza di cane. Ci sono quelle per indole più giocherellone e mansuete e per questo più adatte a stare con dei bambini piccoli. Allo stesso tempo è importante che il cane, qualunque razza sia, viva in un ambiente adeguato alla sua stazza e alle sue esigenze. Chi vive in un appartamento senza giardino o spazi esterni, dovrebbe fare ancora più attenzione nella scelta del tipo di cane; questo a prescindere dalla convivenza con un bambino.

Mai lasciare un bimbo solo con un cane

Di solito una volta che il cane ha imparato a relazionarsi ed ha conosciuto il bambino si comporterà con lui come se fosse un normale adulto. Non ci sono ricerche che dimostrano che il cane ha un particolare modo di comportarsi con un bambino diverso da quello che ha con un adulto.

Può capitare, inoltre, che il cane veda il bambino come un animale da “difendere” e “proteggere” dagli estranei o più in generale dagli adulti. Un altro caso invece è che il cane veda il bambino come una “preda”. Questo capita soprattutto nei cani che non sono mai stati abituati alla presenza dei bambini fin da cuccioli e che quindi interpretano le urla dei bimbi come se fossero i segnali emessi da una preda.

La gioia di crescere insieme

Tra cani e bambini può sbocciare un amore spettacolare che durerà per tantissimi anni e che segnerà in positivo la crescita dei bambini. Come per tutte le cose è fondamentale prestare attenzione ad alcuni dettagli, non dare mai niente per scontato e, soprattutto all’inizio della convivenza, monitorare costantemente la situazione. Come una pianta se curata e annaffiata quotidianamente, anche la convivenza tra cani e bambini ha tutti gli elementi per sbocciare in qualcosa di positivo e straordinario.

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