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Molte donne soffrono di ritenzione idrica. Un inestetismo molto comune che coinvolge generalmente l’addome, i glutei e le cosce, ma non solo.
Con il termine “ritenzione idrica”, indica un accumulo di liquidi negli spazi presenti tra cellula e cellula: sono questi accumuli a causare edemi, ovvero dei gonfiori anomali in determinate parti del corpo predisposte. Ci sono numerose cause dietro alla tendenza dell’organismo di trattenere liquidi. Generalmente la ritenzione idrica è determinata da uno stile di vita sbagliato e da un tipo di alimentazione scorretta, ma ci possono essere anche alcune patologie sottostanti come, ad esempio, la disfunzione cardiaca o renale, infiammazioni o qualche forma allergica.
I sintomi
La ritenzione idrica ha un sintomo evidente che è il gonfiore anomalo generalmente, localizzato in alcune parti del corpo, come cosce, addome, caviglie e glutei. A sua volta, la ritenzione idrica è un sintomo della sindrome premestruale ed è, dunque, associata anche a una sensazione di pesantezza, in alcuni casi, abbastanza importante.
Le cause
Ci sono varie cause che creano ritenzione idrica. Le più gravi sono legate a disfunzioni cardiovascolari o renali – come insufficienza renale o insufficienza cardiaca – reazioni allergiche, patologie del fegato o della vescica. Nella maggior parte dei casi, fortunatamente, questa condizione è provocata da alcuni squilibri dovuti a cattive abitudini alimentari e ad uno scorretto stile di vita: sedentarietà, abuso di alcol o caffè, fumo e una dieta ricca di sale possono essere alcuni dei fattori causa della ritenzione idrica. Anche una cattiva circolazione sanguigna, cambiamenti ormonali, l’intolleranza al lattosio l’ereditarietà, il sovrappeso e l’assunzione di alcuni farmaci possono dare ritenzione di liquidi.
La cura
Ci sono più di una cura, tutto dipende da fattori scatenanti e la gravità della condizione. Potrebbe essere necessario assumere dei farmaci o anche degli integratori alimentari di vitamine e sali minerali, o soltanto cambiare il proprio stile di vita per eliminare o ridurre la ritenzione idrica.
I rimedi naturali
La ritenzione idrica , inoltre, pur essere sconfitta con diversi rimedi naturali: per rendere più veloce il metabolismo, il mirtillo, il quale svolge un’azione antinfiammatoria; la cumarina, in grado di riattivare il sistema linfatico; la pilosella, per stimolare la diuresi e le tisane a base di pungitopo, di ippocastano e di carciofo per stimolare il funzionamento corretto del fegato. Possono, inoltre, essere utili l’uva ursina, il tarassaco, il fucus, la centella asiatica, la vite rossa, l’edera e il rusco.
L’alimentazione
Per la prevenzione delle ritenzione idrica, è fondamentale bere molta acqua. Anche se apparentemente può essere visto come un controsenso, bisogna tenere presente che la ritenzione idrica si configura come un meccanismo che il nostro organismo mette in atto come processo di difesa, quando riscontra una scarsità di liquidi o un eccesso di sostanze che potrebbero rivelarsi dannose. Per questo, sarebbe fondamentale bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno o anche due litri. Si deve trattare di acqua o di tisane ed è meglio evitare, invece, le bibite zuccherate e i succhi industriali a causa degli zuccheri o delle sostanze chimiche che contengono. Contro la ritenzione idrica, occorre apportare all’organismo la giusta quantità di fibre, contenute nella frutta e nella verdura: fra i vegetali, è importante privilegiare quelli ricchi di vitamina C – abbondanti di vitamina C sono alcune verdure in particolare, come la lattuga, i peperoni, i broccoli, il cavolo e il cavolfiore – in modo che quest’ultima possa svolgere la sua rilevante funzione di protezione dei capillari e dei vasi sanguigni. Oltre a un’alimentazione sana – dunque, ricca di frutta, verdura, noci, cereali integrali e semi – sono da evitare l’alcol, la caffeina, i prodotti alimentari trasformati e il sale, di cui è necessario ridurre o evitare il consumo.