fertilità e alimentazione

La vitamina D è una delle vitamine più importanti, poichè regola numerosi processi all’interno dell’organismo. In particolare, la vitamina D preserva le ossa e rinforza il sistema immunitario, riduce il rischio di cancro e protegge da numerose malattie quali il diabete, malattie cardiovascolari e malattie autoimmuni. 
Alcuni studi hanno dimostrato che la vitamina D agisce anche a livello sessuale e di fertilità: non solo riesce a modulare gli ormoni sessuali, ma anche i processi riproduttivi, sia nei soggetti maschili che in quelli femminili. Per i motivi precedentemente citati, è risulta essere di primaria importanza tenere sempre sotto controllo i livelli di vitamina D nel sangue. Livelli troppo bassi di vitamina D, protratti per un periodo di tempo eccessivo, potrebbero causare danni che difficilmente si potranno poi recuperare in breve tempo. 

Abbiamo approfondito l’argomento intervistando il Dott. Francesco Garritano, biologo nutrizionista di Milano, che gentilmente ci ha dedicato qualche minuto del suo tempo, donandoci il suo parere professionale riguardo l’argomento.

Da cosa assimiliamo la vitamina D?

“La maggior percentuale di vitamina D contenuta nel nostro organismo viene prodotta dalla cute per effetto dei raggi UVB, mentre una minore quantità deriva dall’alimentazione o da un’eventuale supplementazione esterna.”

Perchè la vitamina D è così importante? 

“La vitamina D risulta essere essenziale per il mantenimento dell’omeostasi non solo del calcio ma anche del fosfato. La forma metabolicamente attiva consente l’assorbimento del calcio a livello intestinale, il riassorbimento del calcio e del fosforo nel tubulo contorto prossimale e la deposizione del calcio all’interno delle ossa.“

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Che danni potrebbe causare un livello di vitamina D troppo basso?

 “La carenza di vitamina D provoca la riduzione sierica di fosforo e calcio, l’ iperparatiroidismo secondario e l’aumento sierico della fosfatasi alcalina. Se protratta per un lungo periodo di tempo, potrebbe portare a debolezza muscolare, dolori addominali, rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti, soprattutto nei più anziani.”

In che modo la vitamina D regola i processi riproduttivi negli uomini e nelle donne?

“Diversi studi hanno dimostrato che la Vitamina D è strettamente collegata ai processi riproduttivi ed alla fertilità. Si è visto che nei Paesi più a nord, dove vi è un’enorme differenza di luminosità tra le diverse stagioni, i tassi di concepimenti risultano essere minori nei mesi d’inverno rispetto che in estate, con un conseguente picco di nascite nel periodo primaverile . Ulteriori studi hanno evidenziato gli effetti positivi del calciferolo sui risultati dei percorsi difecondazione in vitro. Questi studi hanno dimostrato, inoltre, che la vitamina D agisce positivamente anche sulla qualità del liquido seminale: è stato dimostrato che gli uomini con bassi livelli di Vitamina D presentano, non solo bassi livelli di testosterone, ma anche una bassa percentuale di spermatozoi mobili e morfologicamente normali. 
La vitamina D, inoltre, agisce mediante specifici recettori, che sono distribuiti su vari tessuti, tra cui lo scheletro e le ghiandole paratiroidee, ma anche sui tessuti riproduttivi come ovaie, endometrio, tube, placenta, testicoli, tubuli seminiferi, spermatozoi, vescicole seminali, prostata, ecc. “

Che benefici può dare una supplementazione di vitamina D in caso di patologie come la sindrome dell’ovaio policistico e l’endometriosi? 

“La vitamina D stimola la produzione di ormoni steroidei ed è estremamente essenziale per la sintesi degli estrogeni in entrambi i sessi.  Nelle donne affette da endometriosi, invece, i recettori per la vitamina D risultano essere sovraespressi a livello endometriale. L’endometriosi ha una patogenesi correlata a processi infiammatori e immunomediati e la vitamina D è coinvolta nella regolazione del sistema immunitario. Questo la dice lunga sull’importanza della vitamina D nel caso in cui si stia programmando un’eventuale gravidanza futura. E’ quindi molto importante non dimenticare di controllare periodicamente questo valore. “

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Per altre informazioni visita il sito del Dott. Garritano: francescogarritano.it

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