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Alla voce “gravidanza”, uno dei capitoli più importanti nella vita di una donna, vi abbiamo raccontato tante di quelle cose che forse sarebbe bene armarvi di pop-corn, divano, tablet o smartphone e mettervi a leggere con calma. Con annessi e connessi, ci sono tante cose da sapere anche sotto l’ombrello del “rimanere incinta”. Adesso, invece, vogliamo affrontare un argomento che riveste un’importanza cruciale: come calcolare la data del parto?
La data del presunto parto
Semplificando molto, ma proprio molto, la data presunta del parto è un valore medio e corrisponde alla quarantesima settimana. Per il calcolo corretto delle settimane di gravidanza, visto che qualche giorno può disordinare il conteggio col passare dai mesi, fate pure riferimento a questo articolo. Adesso veniamo a noi. La data, dicevamo. Se tutto procede regolarmente, senza intoppi generali, il parto avverrà nei 15 giorni prima o nei 15 giorni successivi al giorno indicato. Si tratta di risultati analoghi a quelli utilizzati dal ginecologo solo se non sono stati compilati i campi “lunghezza dei cicli” e “lunghezza della fase luteinica”.
Il calcolo della data
Conoscere la data del parto fin da quando si rimane incinte non è difficile. Basta fare un piccolo conto aritmetico, oppure affidarsi al calcolatore elettronico. Sapere fin da subito in quale giorno nascerà il proprio bambino è un desiderio naturale di tutte le future mamme, ci mancherebbe. Bisogna prepararsi psicologicamente, affrontare tutte le lungaggini per approntare il corredo e quant’altro. Vogliamo segnalarvi la linearità di una cosa molto semplice. In poche parole, basta tenere impressa nella mente la data di inizio dell’ultima mestruazione e, a partire dalla stessa, calcolare 40 settimane, cioè la durata media della gravidanza. Si tratta di una data indicativa, ma ovviamente non è detto che il bambino la rispetti. Potrebbe anticiparla o posticiparla di qualche giorno. È anche normale che sia così. Va anche considerato che l’ottantacinque per cento circa dei bimbi nati dopo gravidanze normali viene messo al mondo la settimana prima o dopo la data stimata.
Data del parto e cicli irregolari
Va da sé che siano maggiormente penalizzate le donne con cicli irregolari. Il motivo? Per loro è più difficile stabilire con certezza il periodo di ovulazione e quindi il giorno del concepimento, a meno che non abbia avuto un solo rapporto sessuale in quel periodo. Riferendoci sempre alla media, perché è questa l’insindacabile stella polare, si può affermare senza timore di smentita che considerando cicli di 28-30 giorni e una gravidanza proseguita nella norma, è probabile che il parto avvenga nel mese compreso tra i 15 giorni prima e i 15 giorni dopo la data prevista. Repetita iuvant, dicevano giusto qualche secolo fa. Ma, per l’appunto, meglio sfiorare il limite dello stucchevole che perdersi i dettagli.