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La pillola anticoncezionale è un farmaco contraccettivo ormonale, utilizzato da molte donne che non vogliono, per diverse ragioni, rimanere incinte. Si tratta di uno dei metodi più diffusi in tutto il mondo, che agisce grazie alla combinazione di piccole quantità di un estrogeno (generalmente etinilestradiolo) e di un progestinico. L’assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l’ovulazione. Per quanto si tratti del contraccettivo più efficace (la percentuale è di oltre il 99%), con la pillola anticoncezionale si può rimanere incinta, e oggi vedremo come.
Come funziona la pillola anticoncezionale
Prima di addentrarci meglio nell’argomento gravidanza con pillola anticoncezionale, capiamo meglio come funziona questo farmaco. L’ovulazione è controllata da un complesso sistema ormonale a tre livelli: nel sistema nervoso centrale l’ipotalamo produce un ormone detto GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine, che agisce sull’ipofisi anteriore inducendo la produzione di due ormoni, detti FSH (ormone follicolo-stimolante) e LH (ormone luteinizzante), che, a loro volta, agiscono sull’ovaio determinando gli eventi che portano alla maturazione del follicolo e all’ovulazione.
All’inizio del ciclo mestruale i livelli di FSH aumentano, favorendo lo sviluppo del follicolo ovarico e stimolando la produzione di estrogeni nell’ovaio. Già verso il termine della fase follicolare i livelli di FSH prodotto iniziano a diminuire, mentre aumentano quelli dell’LH: quest’ultimo raggiunge un picco intorno al 14º giorno del ciclo e provoca l’ovulazione.
La secrezione degli ormoni FSH e LH nell’ipofisi viene controllata dell’estradiolo prodotto dall’ovaio: questo meccanismo di controllo è detto feedback negativo. Anche il progesterone prodotto dall’ovaio inibisce il rilascio di LH. L’estrogeno ed il progestinico contenuti nella pillola, simulando gli ormoni naturali, sfruttano il feedback negativo, portando così ad una ridotta secrezione di FSH e soprattutto di LH da parte dell’ipofisi.
La riduzione dei livelli plasmatici di FSH inibisce lo sviluppo del follicolo e impedisce il normale aumento dei livelli di estradiolo. Il feedback negativo del progestinico impedisce il picco di LH a metà ciclo: questo fatto, insieme all’arresto dello sviluppo follicolare, previene l’ovulazione. La pillola anticoncezionale non soltanto sopprime l’ovulazione, ma causa anche meccanismi accessori che ne aumentano la sicurezza: provoca infatti anche un ispessimento della mucosa cervicale, rendendo difficoltoso il passaggio degli spermatozoi attraverso la cervice.
Esistono diversi tipi di pillola anticoncezionale, accomunati dal fatto di dover essere presi sempre una volta al giorno. Ci sono confezioni da 21 o 28 compresse da prendere, dunque, per 21 o 28 giorni di fila, rispettando sempre lo stesso orario.
Perché si può rimanere incinta con la pillola
Restare incinta con la pillola è un fenomeno molto particolare, ma possibile, che genera diverse conseguenze. Innanzitutto dal punto di vista psicologico. Assumendo la pillola anticoncezionale, infatti, si vuole evitare una gravidanza e il concepimento potrebbe creare non poche difficoltà alla mamma, ma anche alla stabilità della coppia. Inoltre ci potrebbero essere problemi anche con il feto. Se si sta prendendo la pillola si ha la tranquillità di non rimanere incinta e se si continua ad avere dei rapporti si prosegue nell’assunzione di questo anticoncezionale. In presenza di una gravidanza, però, la pillola può creare dei problemi al feto. Per questo sarebbe preferibile procedere con l’interruzione o la sospensione nell’assunzione dell’anticoncezionale.
Rimanere incinta con la pillola: quando accade
Abbiamo detto che si può rimanere incinta con la pillola. Le cause spesso, sono legate a un uso scorretto del farmaco o alla disinformazione. Ecco i casi in cui accade:
- Si dimentica l’assunzione: la pillola va presa tutti i giorni, rispettando l’orario, poiché gli ormoni sono efficaci solo per 24/30 ore. Se si salta una pillola, l’ipofisi può risvegliarsi e fare partire l’ovulazione;
- Si sospende la pillola senza ragione: smettere improvvisamente di prendere la pillola, senza motivazioni, dopo aver avuto rapporti sessuali è una situazione di alto rischio, perché gli spermatozoi possono sopravvivere fino a 5 giorni nelle tube di Falloppio;
- Si assume un dosaggio errato: le pillole a basso dosaggio ormonale non sempre bloccano l’ovulazione. Per questo motivo bisogna sempre consultare il medico per scegliere la pillola anticoncezionale più adatta al proprio organismo;
- Ci sono condizioni che interferiscono con l’assorbimento del farmaco. Nei casi di vomito o diarrea dopo l’assunzione è meglio usare metodi alternativi, perché la pillola potrebbe non essere stata assorbita dall’organismo. Alcuni farmaci, inoltre, possono andare in conflitto con la pillola anticoncezionale. Per questo motivo, se si assume altro, è fondamentale sentire il parere del ginecologo;
- Quando si inizia a prendere la pillola è meglio continuare a usare il preservativo durante il rapporto sessuale, almeno per i primi 7 giorni. Se, infatti, il farmaco non è mai stato assunto, ci vuole circa una settimana di assunzione continua per “addormentare” del tutto l’ipofisi.
Sintomi gravidanza con pillola anticoncezionale
I sintomi gravidanza con pillola anticoncezionale sono gli stessi di una qualsiasi gravidanza. Partendo dal presupposto che tutti i sintomi sono soggettivi e che non esistono dunque delle regole tassative, ecco alcuni sintomi che si possono avvertire: nausea, stanchezza, mal di schiena, perdite da impianto, disturbi gastrointestinali o stipsi.
In ogni caso, i sintomi tipici della gravidanza anche con l’assunzione della pillola, spesso assomigliano ai segnali che si percepiscono quando si prende la pillola contraccettiva. Questo perché gli ormoni presenti nel farmaco illudono l’ipofisi che ci sia una gravidanza in atto e dunque l’ovulazione non comincia. I sintomi in questione sono un segnale che la pillola non è adatta, dunque qualora si presentino è bene consultare il proprio medico.