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La meditazione in gravidanza non è un’attività da sottovalutare ma un’ottimo modo per “ascoltare” il proprio corpo. Nel corso degli anni molti studi hanno dimostrato come la meditazione aiuti a diminuire lo stress e l’ansia, migliorando considerevolmente la nostra salute.
Vediamo quindi, 5 buoni motivi per praticare la meditazione, anche in gravidanza.
Meditazione in gravidanza: favorire calma e positività
È normale che durante la gravidanza la donna soffra di ansie e angosce. Domande come: ce la faremo economicamente? quanto durerà il travaglio? sarò una buona madre? dominano la mente della maggior parte delle donne. Questo stato di ansia, però, non comporta benefici per il bambino, con il rischio di un parto prematuro. Per questo motivo, la meditazione può correre in aiuto favorendo calma e positività.
Meditazione in gravidanza: uno stile di vita sano
Lo stress causa delle abitudini sbagliate nell’essere umano, come la dipendenza da alcool o fumo, mangiare “cibi spazzatura” o prendere troppi caffè. Queste dipendenze possono manifestarsi anche nelle donne in gravidanza, complici falsi miti come le voglie o il “mangiare per due”.
La meditazione aiuta a condurre uno stile di vita sano, in quanto allontanando ansia e stress, riesce ad evitare l’adozione di comportamenti sbagliati, come quelli sopra esposti.
Meditazione in gravidanza: sonno tranquillo e sereno
Non è un segreto che molte donne durante la gravidanza soffrano di insonnia causata dalla presenza “ingombrante” del pancione, che non aiuta a trovare una posizione comoda, o il continuo stimolo di fare la pipì. La meditazione può aiutare anche in questo.
Meditazione in gravidanza: benessere per il bambino
La meditazione in gravidanza comporta anche benefici per il bambino, aiutando a fortificare il legame madre-figlio. Nel dettaglio, la meditazione riflessiva permette alla donna di concentrarsi sul bambino e di instaurare un rapporto con lui così da evitare la costruzione da zero del legame, dopo il parto.
Meditazione in gravidanza: contro la paura di perdere il controllo
Uno dei benefici più apprezzati è il raggiungimento della consapevolezza e dell’autocontrollo. Infatti, le donne in gravidanza sono spesso soggette alla cosiddetta “paura del parto”, interpretata in molti casi come la paura di perdere la padronanza di se stesse. La meditazione aiuta proprio in questo: vi aiuterà a sentirvi preparate e positive.
Come iniziare a meditare
Bene, ora abbiamo visto i principali benefici che la meditazione in gravidanza può apportare non solo alla futura mamma ma anche al bambino, ora vediamo come iniziare.
Per praticare la meditazione le uniche cose che servono sono: uno spazio in casa o all’esterno, tranquillo, e del tempo, una decina di minuti. Vi consigliamo di mettervi sedute comodamente con la schiena dritta e di impostare un sottofondo rilassante.
Oggi, esistono numerose app e cd che potete prendere in considerazione: vi aiuteranno a padroneggiare gli step da seguire, a creare l’atmosfera giusta e a conoscere le migliori posizioni per meditare.
Infine, se volete essere seguite da professionisti esistono numerosi corsi per la meditazione dove potete entrare in contatto anche con altre donne incinte con le quali scambiare pareri e consigli.