Passeggino trio o carrozzina

Una domanda da un milione di dollari. O forse, più banalmente, il prezzo di uno di questi  “accompagnatori” quotidiani. Sta di fatto che per ogni mamma, ogni papà, ogni nonno e tanti altri parenti, la domanda comincia a balenare per le case in maniera insistente, indelebile, già negli ultimi mesi di gravidanza. No, non si sta ancora parlando di quale pappa preparare e se dobbiamo scegliere un seggiolone probabilmente cercheremo qualche recensione sui seggioloni della Chicco ad esempio, ma le domande continueranno: quale musica fare ascoltare al nostro bambino, come coccolarlo e via dicendo. Insomma, veniamo a noi: passeggino, trio o carrozzina, quale scegliere?

Distinguere passeggino, trio e carrozzina

Qualsivoglia catalogo, online o anche offline, spara davanti agli occhi una vasta gamma di prodotti ché orientarsi non è poi così facile. Mentre ci schiariamo le idee con il sacrosanto prisma del gusto personale, facciamo un primo punto lessicale. Il trio è una struttura combinata, con una base sulla quale si possono montare l’ovetto, la navetta o il passeggino. L’ovetto è il seggiolino per l’auto dove possono stare i bambini fino ai dieci chili di peso. La navetta, conosciuta anche come navicella, è una culla imbottita da agganciare alla base del trio. Si usa per il passeggio o anche come lettino per i primi mesi del piccolo. La carrozzina, più prosaicamente, è una culletta imbottita per il passeggio, sfruttabile anche come lettino. Il passeggino, invece, va usato quando il bambino è capace di restare seduto dritto sulla schiena, intorno agli 8-10 mesi, e regge fino a circa quindici chilo di peso.

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Le caratteristiche di una buona struttura

Spesso nei forum, o nelle lunghe conversazioni sui gruppi WhatsApp tra mamme, ci si chiede se siano meglio i pezzi singoli o il trio. Inutile dire che tutto dipende non soltanto dai gusti personali, ma anche dalle esigenze delle singole famiglie. Può andar bene, in linea di massima, un ovetto da attaccare sul telaio con poche semplici mosse, con la possibilità di “trasferimento” in macchina senza smuovere troppo il bambino. Cosa molto utile, specialmente se il nostro lui o la nostra lei sta dormendo e non vogliamo correre il pericolo di svegliarlo. È ampia la letteratura su quanto sia difficile far riprendere sonno al nostro bimbo svegliato all’improvviso. Allo stesso modo, si rivela infinitamente utile la navetta nei primi mesi di vita, così come un passeggino completamente sfoderabile e reclinabile. Due ottimi amici, rispettivamente, di lavaggio e sonnellino. Avete presente la nanna durante una bella camminata? Ecco.

Tra i consigli merita il giusto spazio la struttura con due manici separati: la maniglia unica è molto comoda per spingere il passeggino anche con una mano sola, ma in questo modo viene bypassata l’esigenza di riporre la borsa da qualche parte. Occhio alla struttura compatta e con ruote piccole: i marciapiedi sono una fonte di pericolo come i dolci per il girovita. In città, poi, sarebbe preferibile una struttura con quattro ruote e non tre perché il continuo saliscendi dai marciapiedi, nel primo caso, diventa più facile. Importantissima la seduta: deve essere comoda e grande il giusto, senza spazi enormi, anche in seno alla compatibilità con il bagagliaio della macchina.

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