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Il cambio del pannolino, almeno per chi è alle prime armi, potrebbe nascondere delle insidie. Niente di troppo preoccupante, per carità, ma la paura di fare le cose male aleggia sempre sulle teste dei neofiti. Come si cambia il pannolino dunque?

Il cambio del pannolino

Va da sé che non ci siano precetti fissi sull’argomento, seppur molto delicato. Di sicuro ai neonati andrebbe cambiato con una frequenza da associare a quella dei pasti. L’operazione, se così si può dire, va eseguita ogni volta che il piccolo va di corpo. Il motivo è molto semplice: il contatto con le feci può provocare irritazioni alla pelle, come dei lievi arrossamenti.

L’idea, in generale, va seguita sempre, ancor di più però in estate. Nella stagione calda, infatti, caldo e umidità che prendono piede dentro il pannolino creano un ambiente particolarmente adatto alla proliferazione di batteri. Meglio, tra l’altro, fare il cambio del pannolino prima della poppata: più semplice, in questo modo, che il bambino si concentri sul pasto senza disperdere energie in un comprensibile pianto.

Come cambiare il pannolino

A guidarvi, noterete presto, sarà l’esperienza: nessuno nasce onnisciente, ma l’imprinting funziona in men che non si dica. Per cominciare, bisogna stendere il neonato in posizione supina sul fasciatoio con i piedini rivolti verso di noi. Dopodiché si tolgono i vestiti, ovviamente controllando bene che non siano bagnati a causa di qualche fuoriuscita. Poi si aprono le bande adesive ai lati del pannolino, si solleva il bebé delicatamente tenendolo per le caviglie e si toglie il pannolino sporco.

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Importante lavare con accuratezza gli eventuali residui di bisognini. Già che ci siete, date pure un occhio alla medicazione del cordone ombelicale: se non è perfettamente pulita, fatene una nuova. Adesso prendete le salviette umidificate o un batuffolo di cotone imbevuto in acqua tiepida. Nel caso di femminucce, i movimenti vanno effettuali all’indietro, cioè della vagina alla cavità anale: questo è importante per evitare che delle impurità si trasportino fino alla zona genitale della piccola.

Arrivati a questo punto, il sedere va lavato con una spugna imbevuta in acqua tiepida. Se preferite, lavate il bimbo mettendolo sotto l’acqua. Come si fa? Molto semplice: sollevate il bambino, adagiate testa e schiena contro il vostro braccio e tenetelo per le gambe, in modo da avere una mano libera, dunque lavate il sederino sotto l’acqua corrente con un detergente naturale.

Adesso riadagiate il bimbo sul fasciatoio, mettete negli appositi contenitori gli abitini da lavare e il pannolino usato. Andando avanti, si tampona il piccolo con un telo di cotone. Occhio alle pieghette della pelle perché possono esserci ristagni. Stendete un velo di crema per neonati all’ossido di zinco sulla zona del sederino: creando una sorta di barriera tra le feci e l’urina e la pelle delicata del bebè, previene arrossamenti e bruciori. Applicate pomate o polverine prescritte dal pediatra in caso di dermatite o candidosi.

Adesso si passa al pannolino nuovo. Aprite gli adesivi e posizionatelo aperto sotto la schiena del bambino, sollevandolo per le caviglie; richiudete il pannolino regolando la larghezza intorno alla vita e fissare gli adesivi sui lati. Nel caso di un maschietto, posizionate il pisellino rivolto verso il basso in modo da evitare che l’urina bagni il moncone rallentandone la caduta.

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