Crisi coniugale

Capita sempre più spesso di ascoltare, ma anche di conoscere direttamente, coppie in crisi a rischio di separazione. Le cause alla base di una crisi coniugale possono essere le più disparate, anche perché in gioco ci sono diversi fattori. Un aspetto fondamentale da prendere in considerazione in presenza di una crisi di coppia è la gestione di questa situazione con i figli piccoli. Le tensioni e i litigi non sono piacevoli per nessuno, ma per i bambini hanno un peso molto più significativo che può creare conseguenze anche sulla loro maturazione e crescita.

Crisi coniugale da Coronavirus

Un fenomeno di recentissima attualità quello di una serie di crisi di coppia provocate dal lockdown per il Coronavirus. Più che la nascita di un figlio molte coppie sono ricorse alla separazione dopo le settimane di quarantena. Il motivo? Anche qui è difficile individuare una sola causa, essendoci non solo diversi fattori, ma anche diverse condizioni sociali e personali che incidono su questa scelta. Sta di fatto che molte coppie si sono ritrovate a vivere una vita in comune prima, per impegni di lavoro, personali e sociali, sconosciuta. Questa condizione si è innestata su un periodo di incertezza spaventoso e destabilizzante che ha favorito l’esplosione delle tensioni.

5 sintomi di una crisi famigliare

Prima di ragionare sui “cocci da raccogliere” è utile porre l’attenzione sui sintomi di una crisi familiare. Saperla riconoscere, soprattutto nelle prime avvisaglie, permette di intervenire e porre rimedio a una situazione che, se abbandonata a sé stessa, provoca danni enormi non solo sulla coppia, ma anche sui figli. I principali segnali che c’è qualcosa che non va possono essere individuati in:

  • troppi cambiamenti;
  • minore comunicazione;
  • maggiori discussioni;
  • senso di inadeguatezza;
  • critiche al partner davanti ai figli.

I cambiamenti

Cambiare fa bene, dicono, ma spesso i cambiamenti, specie se improvvisi e profondi, nascondono qualcosa. E questo può essere uno dei principali sintomi di una crisi coniugale. Non significa che ci sia una colpa con una pena da scontare, ma che ci sono nuove dinamiche, emozioni e situazioni che stanno minando l’unità della coppia. Rendersene conto aiuta a circoscrivere il problema e a poterlo affrontare e superare.

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La minore comunicazione

Quando si inizia a parlare meno, a iniziare a non dirsi le cose, spesso c’è qualche problema da affrontare. Non voler affrontare determinati discorsi, evitare di rispondere per non acuire tensioni, preferire il silenzio a uno scambio di opinioni, sono segnali di una situazione potenzialmente esplosiva. Che va detonata per evitare che travolga tutti.

Le maggiori discussioni

Durante una crisi coniugale è normale aumentino le discussioni. Il più delle volte, però, sono futili, su argomenti non importanti. Complice anche lo stress di una situazione certamente non piacevole, è facile trascendere e finire a litigare. Quando il numero e l’intensità delle discussioni aumenta è da interrogarsi sulla salute della coppia. E capire dove bisogna intervenire.

Il senso di inadeguatezza

Capita spesso, sia alle coppie che stanno insieme da poco che da più tempo, che uno dei due si senta fuori luogo quando è presente l’altro partner. È una sensazione che mette profonda tristezza in chi la vive e anche disagio nel riferirla al proprio partner. Il consiglio è quello di comprendere le cause del problema e di non ignorarlo. Anche l’aiuto di una persona esterna, fidata, può essere prezioso per risolvere questa spiacevole situazione.

Le critiche al partner davanti ai figli

Quando si litiga troppo spesso si finisce per mettere in mezzo i figli. Magari non direttamente, ma svilendo il partner con l’obiettivo di farlo apparire peggiore agli occhi dei bambini. Questo è un errore gravissimo, sia per la coppia che per l’educazione del bambino. Quando ci si rende conto dell’accaduto bisogna porvi subito rimedio e affrontare diversamente qualsiasi tipo di problema.

I figli non distruggono la coppia

Spesso si sente dire che l’arrivo di un figlio, primo o secondo che sia, è la causa che determina il fallimento di una relazione. Bisogna essere corretti con le parole, per evitare fraintendimenti potenzialmente devastanti. I figli non distruggono la coppia, al massimo la sottopongono a prove e sfide non immaginate e più grandi delle proprie forze. È la reazione a questa crisi che eventualmente distrugge l’armonia e la stabilità della coppia, non l’arrivo dei figli. La distinzione è doverosa per due ragioni: evitare di pensare che fare figli sia nocivo per la salute della coppia e, quando ci sono, fargli percepire questa “responsabilità”.

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Le crisi si possono superare!

A prescindere dalla volontà o meno di continuare la convivenza e l’unione coniugale, le crisi vanno affrontate per essere superate. qualunque sia l’esito finale. In presenza di figli si ha la responsabilità di tutelarli, perché questo è uno dei compiti dei genitori. Avendo cura di evitare un altro grave fraintendimento. Quello per cui si crede che l’educazione sia la sottrazione di ogni tensione e difficoltà, quasi a voler far crescere i bambini dentro campane di vetro isolati dalla realtà. Probabilmente spiegare le ragioni delle tensioni è impossibile e altrettanto probabilmente è sbagliato negarle e fingere che non stia succedendo nulla. Per i bambini è fondamentale vedere genitori che lottano per qualcosa in cui credono. Le lotte si vincono e si perdono, ma bisogna rispettare quella che è la propria gerarchia di valori. La tutela dei figli deve rimanere nei primissimi posti.

Qualunque sia la situazione in corso è di vitale importanza che i genitori imparino a non esasperare le loro tensioni e a fare in modo che i bambini non siano travolti da esse. Va anche evitato di considerare i bambini come merce di scambio, diritto o materia di contenzioso, perché il figlio è di entrambi i genitori e, salvo casi limite, entrambi vogliono (e devono) continuare a prendersene cura.

La sofferenza non deve essere mai fine a sé stessa, ma capace di trasformare in meglio chi la vive. Anche la sofferenza di una crisi coniugale può essere educativa per i figli che, anche se non sembra, recepiscono la volontà e la capacità dei propri genitori di saper resistere alle difficoltà. I bambini non sono estranei alle crisi coniugali e se è vero che non devono “mettersi in mezzo” perché la questione è dei genitori, è altrettanto vero che quel problema riguarda anche loro. Molto dipende dall’età, ma è importantissimo non mentire loro, non fargli promesse che non si possono mantenere, né ignorare il problema. Quello che occorre è la presenza, la coerenza e la capacità di non sottrarsi dalle proprie responsabilità. I momenti difficili ci sono per tutti; per un bambino vedere che nonostante tutto si superano, è la più grande lezione educativa che possano ricevere.

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