smalto in gravidanza

Smalto per unghie, lo si ama o lo si odia. Chiunque lo usi abitualmente, difficilmente riesce a vedere le proprie mani senza: vuoi per avere una mano curata, vuoi perché si vuole sperimentare con tinte e colori, c’è chi davvero non riesce a farne a meno. Si sa che, comunque, gli smalti possono contenere alcune sostanze non proprio salutari, quindi c’è una domanda che le future mamme non possono non farsi: si può usare lo smalto in gravidanza?

Fare le unghie, così come si suol dire, è un vero e proprio rituale per molte donne: soprattutto quando si va dall’estetista, ci si concede un momento di pausa e relax, in un ambiente accogliente, coccolate da un’esperta. Una manicure perfetta non è soltanto un piacere per gli occhi, ma tira su anche il morale. In generale, esistono pareri contrastanti sull’applicazione dello smalto per unghie ed è quindi normale che l’argomento smalto in gravidanza sia al centro di un acceso dibattito.

In linea di massima, esistono alcune regole di buon senso legate all’utilizzo di questo tipo di prodotto, derivante proprio dal fatto che la sua composizione include sostanze particolari. Meglio, dunque, non abusare, perché può essere aggressivo per la lamina ungueale e la ricostruzione dell’unghia. Quando lo si applica in casa, poi, è necessario trovarsi in un ambiente ben areato, per evitare di inalare qualcosa di nocivo. Molti esperti consigliano inoltre di non mettere lo smalto per unghie sempre, in modo continuativo, ma di fare una pausa ogni tanto.

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Per quanto riguarda, invece, lo smalto in gravidanza, bisogna dire che non costituisce un pericolo per il feto, per ché non viene assorbito a livello circolatorio. Qualora ci sia in programma un cesareo, però, bisogna rimuoverlo, perché il medico deve poter controllare il colore delle unghie nel corso dell’intervento. In generale, comunque, si devono sempre  tenere a mente  alcune piccole regole:

  1. accertatevi che l’unghia sia sana, senza patologie come micosi
  2. comprate prodotti di qualità
  3. non spennellate anche la pelle
  4. aerate bene la stanza, non solo quando mettete la stanza, ma anche quando usate il solvente per toglierlo
  5. se andate in un centro estetico, verificate che si rispettino le norme igieniche.

A proposito di manicure, potrebbe tornare utile sapere che intorno al quarto mese si può presentare un fenomeno detto onicosi, cioè lo sfaldamento delle unghie: questo avviene a causa di un deficit di ferro, acido folico e silicio nel corpo materno, perché la mamma fornisce molti elementi al feto. Per ovviare a questo problema è sufficiente integrare la dieta con alimenti ricchi di queste sostanze.

Smalto in gravidanza: le sostanze dannose

Come è risaputo, gli smalti per unghie contengono molte sostanze chimiche, la cui presenza appare evidente già dal solo odore. Alcune di queste sono più pericolose di altre, ecco dunque quelle che sarebbe meglio non fossero contenute nello smalto: DPB o dibutil ftalato, formaldeide, toluene, canfora, tosylamide/TSFR.

Smalto semipermanente in gravidanza: si o no?

Capitolo a parte merita l’argomento semipermanente in gravidanza. In generale, lo smalto semipermanente ha acceso un vivace dibattito e i pareri degli esperti non sono concordanti. Per quanto riguarda lo smalto semipermanente in gravidanza, questo non è pericoloso si per sé, ma può causare un indebolimento delle unghie, già particolarmente fragili per gli sbalzi ormonali tipici della gestazione. Nei mesi in cui si è in dolce attesa le unghie reagiscono in modo diverso alle sostanze chimiche, perché in generale molte ostetriche e puericultrici consigliano di moderare il ricorso al semipermanente.

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Qualora si scelga di applicarlo, inoltre, è fondamentale verificare che il centro estetico sia più che affidabile, che utilizzi prodotti di qualità e che rispetti pienamente le norme igienico-sanitarie. Nei mesi finali della gravidanza e in prossimità del parto, va evitato del tutto il ricorso a smalto e semipermanente.

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