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Così come abbiamo visto in relazione all’uso dei social network è bene interrogarsi anche sul rapporto tra televisione e bambini. È una pratica molto diffusa quella di lasciare i propri bambini davanti alla televisione mentre si svolgono le faccende domestiche, ci si riposa o per farli svagare un po’. Al di là delle buone intenzioni che portano a questa decisione, si tratta di una pratica per molti aspetti rischiosa e che va gestita e contenuta, per evitare di creare dei danni sui più piccoli.
La televisione fa male?
Potrebbe essere semplice demonizzare questo mezzo e concludere che la televisione per i bambini fa sempre male. In realtà ci sono da considerare due aspetti: l’età e i contenuti. Sono tantissimi i genitori che si domandano quando possono iniziare a far vedere la televisione ai bambini. Prima di dare una risposta è fondamentale comprendere le ragioni per cui i pediatri e gli esperti sconsigliano di abusare (o in alcuni casi di utilizzare) questo strumento.
La ragione è che sono molti i fenomeni che, studi e statistiche alla mano, incidono sul bambino e sulla sua crescita, la cui serietà e gravità sconsiglia di accendere la TV prima dei due anni. Il problema non è solamente legato ai programmi che vengono trasmessi (esistono canali televisivi e contenuti dedicati ai bambini), ma alle caratteristiche implicite della TV. È stato infatti riscontrato come la televisione svolga come un’azione ipnotica nei bambini creando danni che rivelano tutta la loro drammaticità anche a distanza di tempo.
Ciò che i bambini vedono e ciò che percepiscono
La questione del rapporto tra bambini e televisione non è data solamente dalla violenza o dalla inadeguatezza di determinati contenuti. È l’accensione stessa di questo dispositivo elettronico a essere fonte di rischi. Al pari del pc e dello smartphone, anche la televisione ha una capacità di penetrazione di cui spesso si ignora la portata. Il cervello dei bambini è ancora in fase di sviluppo ed esporlo per troppe ore alle emanazioni luminose di uno schermo non è mai positivo.
I problemi legati all’utilizzo della TV
Sono diversi i problemi legati all’accensione della televisione quando ci sono dei bambini. Il primo grande problema è legato all’inattività dei ragazzi. Questi subiscono ciò che la tv comunica e non svolgono un ruolo attivo. Nei primi mesi e anni di vita è importantissimo che i bambini imparino a scoprire e conoscere attivamente il mondo circostante. L’utilizzo della televisione rende i bambini più taciturni e meno disposti a stabilire rapporti sociali. Anche se lasciata in sottofondo mentre gioca o fa altro, la televisione incide sulla percezione del bambino, che rimane vittima del suo influsso. Inoltre tra le cause più frequenti per cui il bambino non dorme o non riesce a farlo serenamente, c’è anche la presenza di una televisione nella sua cameretta. Per questo si sconsiglia di collocare una TV (o un PC) nella camera del bambino, in modo da evitare che egli possa accedere autonomamente a questo tipo di dispositivi.
Educare i bambini
I genitori devono rivendicare il proprio ruolo educativo che troppo spesso la televisione toglie nei confronti dei loro bambini. È fondamentale che i genitori scelgano cosa (e quando) far vedere e non essere vittime essi stessi di ciò che la televisione trasmette. Vanno bene i cartoni animati, ma da vedere sempre in loro compagnia. Oltre a mantenere un rapporto attivo con i propri figli, la presenza costante permette ai genitori di rispondere alle eventuali domande dei bambini o a percepire se ci sono scene che suscitano inquietudine e timore.
L’utilizzo della TV non deve essere un premio (o una punizione), ma deve essere inserita gradualmente nella vita dei bambini. Bisogna evitare assolutamente che i bambini guardino, ma anche solo ascoltino, programmi per adulti (tg, documentari, eccetera). Il sovraccarico di parole, suoni e informazioni può nuocere alla crescita del bambino che, invece, deve essere protetto e tutelato.
Come abbiamo detto non si tratta di demonizzare questo mezzo di comunicazione. Bisogna però conoscere le necessità dei bambini e proteggerli da tutti i rischi, compresi quelli veicolati dalla televisione.