Foto bambini e privacy

Scorrendo le timeline dei principali social network si trovano spesso foto di famiglie felici e al completo dei propri bambini. Pubblicare le foto dei bambini online (sia dei propri figli che dei rispettivi compagni di gioco) è una pratica molto diffusa, ma spesso poco approfondita. Ci sono precise norme che regolamentano la gestione delle immagini di bambini online e, in tutti i casi, una maggiore prudenza non è mai un errore.

Quando pubblicare foto di bambini sui social

La questione legale nel pubblicare foto di bambini su internet è molto controversa e articolata, complice sia l’evoluzione dei social network che l’accesso a tali piattaforme da parte dei minorenni stessi. Nel corso degli anni la giurisprudenza si è espressa sulla materia, definendo alcune norme e limiti sulla pratica di pubblicare le foto dei bambini.

Una prima chiarificazione da fare è che per pubblicare foto di bambini online è necessario il consenso di entrambi i genitori. Come spesso accade tali sentenze giungono alla fine di cause straordinarie, ma permettono di legiferare anche sull’ordinarietà di questi fenomeni. Nel caso in materia, si fa riferimento alla tutela dell’immagine del bambino e, soprattutto, al rispetto della privacy. In caso di mancato assenso da parte di entrambi i genitori, come già avvenuto, il giudice può procedere all’inibizione alla diffusione delle foto dei bambini, l’obbligo alla rimozione di quelle già condivise e, in base alla gravità del caso, anche ad altre pene.

La legge italiana, in assenza di disposizioni generali superiori che possano in futuro stabilire diversamente, impone che per pubblicare le foto dei propri bambini c’è bisogno del consenso di entrambi i genitori se i figli hanno meno di 14 anni. Altrimenti, dai 14 fino alla maggiore età, è necessario anche l’assenso del minore.

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I limiti d’età per l’accesso ai social network

I genitori sono responsabili non solo dell’istruzione dei propri figli, ma anche delle loro azioni, almeno fino a quando non sono legalmente perseguibili. Tra queste responsabilità di sono norme ben precise anche sull’accesso alle varie app per gli smartphone e alle piattaforme online. Anche se troppo spesso vengono ignorate, i principali servizi online prevedono soglie d’età minime e l’assenso dei genitori per l’accesso a tali piattaforme. Tanto per fare degli esempi pratici per utilizzare WhatsApp bisogna avere almeno sedici anni e il consenso dei genitori. Discorso identico anche per Facebook, mentre i minori di 16 anni iscritti a Twitter non possono utilizzare Periscope. Se è difficile controllare ciò che fanno i propri figli avendo uno smartphone in mano è però doveroso ricordare come i genitori ne sono legalmente responsabili.

I rischi del pubblicare le foto dei bambini su Facebook

Ma perché pubblicare foto dei bambini è così complicato? E perché viene considerato lesivo della privacy dei minori? Le ragioni sono diverse e sono ben riassunte dalla sentenza del Tribunale di Mantova che, proprio affrontando una causa di un mancato consenso da parte di uno dei due genitori sulla condivisione online delle foto dei propri bambini, si è così espresso: “l’inserimento di foto di minori su social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini dopo averli visti più volte in foto on-line, non potendo inoltre andare sottaciuto l’ulteriore pericolo costituito dalla condotta di soggetti che taggano le foto on-line di minori e, con procedimenti di fotomontaggio, ne traggono materiale pedopornografico da far circolare fra gli interessati, come ripetutamente evidenziato dagli organi di polizia.

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Le foto dei bambini condivise sul web, una volta pubblicate è difficilissimo (se non pressoché impossibile) avere la sicurezza di poterle rimuovere. Dopo averle pubblicate, anche se con tutte le limitazioni sulla privacy messe a disposizione dalle piattaforme online, il processo è irreversibile e non è possibile scoprire chi le ha scaricate e per quali fini possa utilizzarle. Si tratta quindi di tutelare non solo l’incolumità del minore, anche se si tratta di immagini di neonati, ma anche il suo futuro.

Una grande attenzione va posta anche alla pubblicazione di foto nelle quali sono presenti anche altri soggetti diversi dai propri figli. Chi le condivide tende a oscurare il volto del minore che non è il proprio figlio o a coprirne il volto con un emoticon. In tutti i casi è sempre preferibile chiedere il consenso dei rispettivi genitori o evitare di pubblicare tali contenuti.

Le foto salvate sul PC

Oltre alla pubblicazione online c’è un problema sicurezza anche sulle foto salvate sul proprio PC. Spesso si accumulano le  foto dei bambini da quanto sono appena nati fino a quando crescono, immortalando i momenti più importanti della loro vita. Queste immagini, così come tutti i dati (soprattutto quelli sensibili) presenti sull’hard disk del computer, possono essere facilmente hackerate e utilizzate da malintenzionati. Il consiglio è quindi quello di recuperare le foto dei bambini presenti sul proprio PC e salvarle su un’unità esterna da utilizzare solamente quando necessario. Inoltre è fondamentale dotare il proprio computer di dispositivi di sicurezza (antivirus, firewall, eccetera) adeguati e costantemente aggiornati, proprio per evitare che soggetti non autorizzati possano accedervi e prelevare informazioni importanti della vostra vita e di quella dei vostri familiari.

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