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La gravidanza è un’esperienza unica per ogni donna che vede, giorno dopo giorno, il suo corpo trasformarsi per accogliere e creare una nuova vita. Un evento naturale che nel corso dei nove mesi di gestazione modifica il corpo della gestante che si prepara a fare spazio al nascituro. La gravidanza, infatti, non provoca soltanto l’aumento della pancia, ma è tutto il corpo che si adatta: il sistema osseo, quello muscolare cambia in funzione del bambino. L’organismo della madre deve essere in grado di fornire le sostanze nutritive al feto così come l’ossigeno fondamentali per la sua crescita.
Gravidanza settimana per settimana: lo sviluppo del feto
L’età gestazionale si basa sull’ultima mestruazione e non sul momento del concepimento che si presume avvenga 2 settimane dopo. Si contano quindi 280 giorni, 40 settimane, dalla data del primo giorno dell’ultima mestruazione. La gravidanza si considera a termine dalla 37esima alla 42esima settimana di gestazione Quasi tutte le donne, durante le prime settimane di gravidanza, non sanno nemmeno di essere incinta. Questo non significa, però, che lo sviluppo del feto non sia iniziato, anzi i primi due mesi sono cruciali per l’impianto dell’embrione e la formazione dei primi abbozzi di organi. Il primo mese è quello definito d’assestamento, in queste quattro settimane l’ovocita viene fecondato, si forma l’embrione e il suo impianto all’interno della cavità uterina. Subito dopo che lo spermatozoo maschile e l’ovocita femminile s’incontrano e avviene e il concepimento, si forma una nuova cellula, chiamata zigote, che contiene 46 cromosomi (strutture molecolari che trasmettono le informazioni genetiche da una generazione all’altra), 23 dei quali ereditati proprio dallo spermatozoo paterno e 23 dei quali dalla cellula uovo materna. Dopo qualche ora, lo zigote comincia ad ad andare verso l’utero spostandosi dalle tube all’utero. Durante questo spostamento lo zigote inizia una serie di divisioni, fino a formare un agglomerato di cellule a forma di mora, detto blastocisti. Circa una settimana dopo la fecondazione, la blastocisti si impianta nell’utero materno, concludendo, di fatto, la fase del concepimento. Durante la seconda settimana dopo la fecondazione, le cellule che compongono i blastocisti si moltiplicano e si differenziano in tre strati distinti, che sono le stesse che daranno origine a diverse parti del corpo del bambino.
- L’Ectoderma, lo strato esterno, il quale formerà la pelle, i capelli, le unghie, il sistema nervoso e il cervello.
- . Il mesoderma, lo strato interno, che formeranno lo scheletro, i muscoli, il cuore e i vasi sanguigni.
- L’endoderma, lo strato più interno che si evolverà nel corso dello sviluppo del feto negli apparati respiratorio, digerente e urinario.
Nella quarta settimana si sviluppa la sacca gestazionale, che ospiterà l’embrione all’interno dell’utero. Qui l’embrione inizia a prendere forma, assumendo le sembianze di un piccolo corpo cilindrico, nel quale si delineano alcune aree specializzate, i somiti, punto di origine dello scheletro e i muscoli. Sempre nella quarta settimana comincia anche a funzionare la circolazione utero-placentare, necessaria per consentire al sangue materno di raggiungere l’embrione, fornendogli il giusto nutrimento. Nella quinta settimana il feto continua a svilupparsi e la blastocisti è poco più grande di un’unghia. In questo periodo inizia ad abbozzarsi il volto del bimbo, con la comparsa della zona nasale e della zona orale. Sarà nella sesta settimana di gravidanza che si avrà un vero e proprio embrione, il vero primo accenno di vita, un organismo pluricellulare. Sempre nella sesta settimana, comincia la formazione delle ossa dei muscoli, e del cervello del bambino. Il cuore del piccolo batte velocemente e i suoi piedi e le sue mani sono palmati. L’embrione, che somiglia ad un girino, è immerso nel liquido amniotico. Tra la settimana e l’ottava settimana cominciano a svilupparsi anche gli occhi, la testa e le dita di mani e piedi. Questo è un periodo molto delicato perché anche gli organi avviano il loro sviluppo. Nel frattempo l’utero ha raddoppiato le sue dimensioni.
Gravidanza mese per mese
Primo trimestre
Nel corpo di una donna incinta difficilmente nel primo trimestre si vede qualcosa all’esterno, ma questa è la fase cruciale e più importante per il perseguimento della gravidanza. Gli ormoni in particolare gli estrogeni e il progesterone aumentano i primi mutamenti del corpo. Con il salto del ciclo iniziano i primi segni della gravidanza come: l’aumento del senso, la nausea, il cambiamento del gusto e dell’olfatto. Dalla sesta all’ottava settimana l’utero aumenta di volume e verso la decima inizia ad aumentare il peso, i seni aumentano di volume e crescendo danno sensazione di tensione. Aumenta lo stimolo a urinare e la nausea si attenuerà soltanto verso la fine di questo trimestre. Potreste avvertire doloretti simili a quelli mestruali, aumenta la voglia di dormire e la stanchezza. Durante questi tre mesi potrebbero comparire, anche, delle piccole perdite di sangue, ma non sempre sono segno di minaccia di aborto, conviene sempre avvertite comunque il vostro ginecologo.
Secondo trimestre
Il secondo trimestre di gravidanza va dalla 14esima settimana di gravidanza alla 27esima settimana.Dopo il primo trimestre che è il più difficile le cose cominciano ad andare meglio, come nausea e vomito che iniziano a ridursi.Il fisico, invece, inizierà a cambiare: il peso aumenta sempre più, e per non prenderne troppo è importante bere molta acqua, mangiare poco. Infine i capezzoli ed areole mammarie aumentano di dimensione e diventano più scuri. Il punto vita inizia a scomparire, e sentirete le gambe affaticate e i muscoli più rilassati.
Terzo trimestre
Il terzo trimestre di gravidanza inizia dalla ventottesima alla quarantesima settimana di gravidanza. In questo ultimi tre mesi il ‘pancione’ è causato sia all’aumento di volume dell’utero, della placenta, del liquido amniotico e dell’irrobustimento del feto che, nella stragrande maggioranza dei casi, si posiziona a testa in giù che è la posizione ideale per nascere. La crescita l’utero solleva il diaframma modificando il respiro che diventa più superficiale e frequente. La crescita dell’utero comporta anche una compressione sullo stomaco che dunque ha meno spazio per digerire aumentando talvolta i bruciori e l’acidità gastrica.
Il corpo delle donne, come cambia in gravidanza
Il seno in gravidanza
Il seno è tra i primi campanelli d’allarme che dice che potreste essere in dolce attesa. Questo infatti aumenta e diventa più turgido al punto da creare una tensione che vi procurerà qualche dolore lo stesso che provate quando sta per arrivare il ciclo mestruale. Dal terzo mese in poi di gravidanza aumentano anche le mammelle che diventano più scure.
Il peso in gravidanza
L’aumento del peso corporeo in gravidanza varia da donna a donna, ma mediamente si aggira intorno ai 10-12 kg. Esso è determinato non solo dal peso del feto, della placenta, del liquido amniotico e dell’utero, ma anche dalla ritenzione di liquidi e dalla deposizione di grassi nei tessuti, per la particolare situazione ormonale della gestazione. Ad esempio, nelle donne che hanno nausea e vomito durante i primi tre mesi, il peso non aumenta o addirittura diminuisce; ma quando la nausea cessa vi può essere una crescita anche di 3-4 chili in un solo mese.A termine della gravidanza è consigliabile non superare i 12 chili, perché un aumento eccessivo di peso favorisce la comparsa di disturbi e complicazioni, quali gestosi, diabete e parto pretermine.
La digestione in gravidanza
Molte donne incinta si preoccupano quando non riescono a digerire bene. Si tratta, in realtà, di una condizione frequente e “normale”, specialmente quando si è alla prima gravidanza. Il motivo per cui molte donne soffrono di cattiva digestione in gravidanza è da rintracciare nello sbalzo ormonale. Questo cambiamento fisiologico provoca un rallentamento sia nel digerire i cibi, sia nello svuotamento gastrico.
C’è da dire poi, che una digestione lenta, può portare anche a un senso di pesantezza superiore, al gonfiore della pancia e alla stitichezza. Questo problema è molto ricorrente, specialmente durante gli ultimi tre mesi di gestazione. Così come si presenta, però, scompare.